Libano: Festa della Repubblica tra i Caschi Blu italiani
Il Contingente celebra il 2 Giugno con l'Ambasciatrice d'Italia in Libano
Il contingente italiano in Libano, impiegato nell'ambito della missione UNIFIL, ha celebrato nella base “Millevoi” di Shama la 75ª Festa della Repubblica. Alla cerimonia hanno preso parte l’Ambasciatrice d'Italia in Libano Nicoletta Bombardiere, il Force Commander e Capo della Missione UNIFIL Generale di Divisione Stefano Del Col, il Comandante del Sector West Generale di Brigata Davide Scalabrin ed il Comandante della Missione Militare Bilaterale Italiana in Libano (MIBIL) Generale di Brigata Marcello Orsi. La cerimonia, alla quale ha presenziato lo Stendardo del Reggimento Nizza Cavalleria (1˚), si è aperta sulle note de “La leggenda del Piave” con la deposizione di una corona d'alloro per onorare il sacrificio di tutti coloro che hanno dato la propria vita per la Patria. L'Ambasciatrice, dopo aver dato lettura del messaggio del Presidente della Repubblica in occasione del 2 Giugno, si è rivolta agli Alpini e i Dragoni della Brigata alpina “Taurinense” e ai membri delle altre Forze Armate e delle specialità del Contingente, rinnovando “il ringraziamento del nostro Paese per la cruciale funzione che assicurate nel quadro della missione UNIFIL. Una missione che opera in un teatro complesso e volatile, al punto di incrocio di varie dinamiche regionali, e che negli anni ha saputo mantenere una condizione di stabilità lungo la linea blu”. Dopo aver ringraziato l’Ambasciatrice per aver reso ancor più significativa la cerimonia con la sua presenza, il Generale di Divisione Stefano Del Col, Force Commander e Capo della Missione UNIFIL, si è rivolto ai militari del Contingente elogiandoli “per il lavoro svolto ogni giorno in terra libanese, in particolare in questo ultimo periodo di gravi tensioni lungo la Blue Line dove i peacekeeper del Sector West hanno affiancato le Forze Armate Libanesi nelle fasi più delicate della crisi per assolvere pienamente a quanto richiesto dalla risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”. Il Generale Del Col, dopo aver ringraziato anche i militari della MIBIL per il lavoro di addestramento svolto verso i colleghi libanesi, ha rimarcato come “il delicato impegno di UNIFIL è riuscito a mantenere la stabilità dell’area attraverso un costante impegno di dialogo e collaborazione con tutte le parti, all’insegna dell’imparzialità e della trasparenza”. Sono poco meno di 1.100 i militari italiani impegnati in Libano nell'ambito della missione Leonte, la maggior parte dei quali appartenenti alla Brigata Alpina “Taurinense” dell'Esercito Italiano, al comando del Generale di Brigata Davide Scalabrin, presente con il Comando Brigata, il Reggimento “Nizza Cavalleria (1˚)” implementato dal Battaglione “Saluzzo” del 2˚ Reggimento Alpini e il Reggimento Logistico “Taurinense”. A loro si affiancano militari dell'Aeronautica, della Marina Militare e dei Carabinieri. Al contingente italiano, che rappresenta il secondo Paese per numero di caschi blu impiegati in Libano, è affidata la responsabilità del Sector West, area delimitata dal fiume Litani a nord e la Blue Line a sud. Tra i compiti, pattugliamenti diurni e notturni, posti di controllo ed osservazione, monitoraggio della Blue Line. Il tutto al fine di restituire al Libano stabilità e sicurezza, necessarie al pacifico e democratico recupero del Paese.