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07/08/2023
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Le Sezioni A.N.A.I > Italia > Nord > Bondeno

La Città di Bondeno



l nome di Bondeno pare risalire ad un'antica denominazione del Po (Bondicus-senza fondo) e la sua storia e le modificazioni subite dal territorio sono strettamente legate al corso del Po. Bondeno è il più antico insediamento del territorio ferrarese. I ritrovamenti archeologici testimoniano che l'area fu popolata nel Neolitico (Fornace Grandi), durante l'Età del Bronzo (S. Maddalena dei Monti e Pilastri), del Ferro e in epoca romana. Nel Medioevo il paese era cirdondato da mura e difeso da un castello fatto costruire da Matilde di Canossa all'inizio del XII secolo.Gli statuti estensi del 1287 attestano che Bondeno era parte integrante dei possedimenti degli Estensi come centro fortificato a difesa di Ferrara. Allantanati gli Estensi da Ferrara, divenne parte dello Stato della Chiesa; Napeleone portò il paese nell'ambito della repubblica Cisalpina e poi nel Dipartimento del Basso Po. Il paese fu accorpato al Regno di Sardegna e al Regno d'Italia nel 1861. La storia di Bondeno è stata determinata e condizionata dall'idrografia del territorio. Oltre al Po, imponenti corsi d'acqua attraversano il comune; il Canale di Burana, il fiume Panaro e il Cavo Napoleonico, che collega Po e reno. Numerosi sono i manufatti idraulici quali la Botte Napoleonica, che permette il passaggio delle acque del Canale di Burana sotto il Panaro, la chiusa per lo scarico in Po del Cavo Napoleonico nei pressi di Salvatonica, l'impianto idrovoro delle Pilastresi nelle vicinanze di Stellata.



STORIA DELLA SEZIONE DALLA NASCITA AD OGGI


SOCI FONDATORI:
ARGAZZI Sante, BALBONI Agostino, BINDI Renzo, BENETTI Guglielmo, BLO' Quinto, Dr. Magg. GUIDUCCI Umberto, BRAGHEZOLI Alfredo, BERGONZINI Gino, BEMINI Enzo, BENATI Alcide, CARANDINA Giusto, CARIANI Gino, CARLOTTI Clelio, CASARI Carlo ed Enzo, CHIARABELLI Guido e Redesildo, CORNACCHINI Ino e Renato, COSTA Claudio, FACCHINI Rino, FERRI Werter, FORMENTI Ugo, FORTINI Ercoliano, GATTI Cleante, GUARALDI Guido, GALLERANI Rino, LAMBERTINI Ennio, MARVELLI Alfonso, MAZZONI Luigi, MELLONI Manlio, MIGLIARI Manlio ed Alberto, MONTERUMICI Odino, MARCHETTI Leo, PADOVANI, PALIOTTO Dario, POLE Antonio, POLTRONIERI Bruno e Corrado, PALESTRI Flavio e Werter, PAGNONI Dubner, RAMPONI GianCarlo, SABBIONI Luigi ed Edvino, SORASINI Diego, SGERBI Vittorio, SUCCI Franco, TASSI Cav. Enzo e Gino, TORRI Leonardo, TRALLI Aldovino, ZUCCHI Edmondo.

I PRESIDENTI

Sezionali succedutisi dal lontano 1974 sono nell'ordine:
Magg. Dott. GUIDUCCI Umberto (1974 - 1977) allora direttore dello stabilimento Eridomia
Tenente SABBIONI Luigi (1978 - 2002) Cav. della Repubblica, rinunciò per motivi d'anzianità; è stato Consigliere Nazionale per l'Emilia Romagna, ora Presidente Onorario.
Cap. CAVICCHIOLI Fabio (2003 -2005)
Cav. Uff. FORTINO Ercolano (2006 - 2008 e 2009 - 2011). Purtroppo 3 mesi dopo le elezioni è
deceduto, gli è subentrato il precedente Presidente Cap. CAVICCHIOLI Fabio che rimarrà in carica sino alla scadenza del mandato.


Nell'anno 1991 la sezione era già ben radicata, per cui alcuni soci decisero di progettare e costruire il monumento ai caduti autieri. I soci Cav. M.O. PETROCCHI Vittorio, Cav. Ten. SABBIONI Luigi, Cav. Uff. FORTINI Ercoliano, autiere BLO' Quinto, serg.te MONTERUMICI Odino e con l'aiuto del Comune scelscero il posto dove collocarlo e gli sponsor:

Imp.sa edile VERONESI Ennio;
Off.na BARBIERI Nicola;
Off.na Mecc.ca ORLANDI Orlando e Gianfranco;
Off.na F.lli BIGNOZZI.

Il Monumento venne posato nei giardinetti di via Vittorio Veneto vicino al palazzo Bonifica di Burana, fronte all'Off.na Elettr.to di uno degli ideatori Cav. Uff. FORTINI Ercolanoe tra le vie dei Mille e Piave.
Al momento dell'inaugurazione è stato donato al Comune in quanto possessore del terreno dov'è collocato.


Ricavato dalle memorie del M.O. PETTOCCHI VITTORIO

     

 

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