Sezione "M.llo Mundula" (Sassari)
Celebrata dagli autieri della sezione A.N.A.I. di Sassari la festa del Santo Patrono
Spirito di corpo e grande entusiasmo del direttivo della sezione A.N.A.I di Sassari hanno caratterizzato, dopo due anni di pausa, la celebrazione della sentita festa di San Cristoforo, noto protettore dei conduttori dei veicoli militari e di quanti ne consentono la regolare circolazione (a Sassari il santo è patrono anche dell’antica associazione del “Gremio degli Autoferrotram- vieri”). Come da programma, sabato 23 luglio, di buon mattino, nella loro sede di via Washington i padroni di casa hanno cordialmente accolto le rappresentanze delle associazioni d’arma e combattentistiche. Puntualissimo l’arrivo da Cagliari della rappresentanza della locale sezione, guidata dal Col.llo Costabile Gallucci, delegato regionale dell’ANAI e fervido ispiratore della costituzione della sezione di Sassari. L’esecuzione dell’inno nazionale da parte della banda “Luigi Canepa” ed i rituali squilli di tromba hanno solennizzato l’alzabandiera e preceduto la partenza, verso la S.S. 131 “C. Felice”, di un lungo corteo di auto, scortato da Vigili Urbani e Carabinieri con in testa una jeep “Willis” del 1945, condotta dal tenente Gianfranco Casu, v. presidente della sezione, con a bordo il presidente, luogotenente Giovanni Mamusi. Sulla jeep era assicurata una pregevole statua di San Cristoforo, risalente agli anni trenta, contornata da un’elegante decorazione floreale; seguivano moto ed auto d’epoca e numerosi altri veicoli che si sono diretti nel vicino paese di Codrongianos. Nel piccolo centro di 1300 abitanti alla presenza del sindaco Cristian Budroni ed altri amministratori si sono onorati i caduti con la deposizione della rituale corona d’alloro e l’esecuzione dell’Inno del Piave. Dopo una tappa al cimitero, per onorare un giovane “sassarino”, Angelo Nurra, scomparso a soli 20 anni nel 1999, appena rientrato dalla Bosnia, ove aveva partecipato alle operazioni della Brigata Sassari, il corteo si è quindi diretto nella vicina Basilica di Saccargia. Nell’austero e maestoso monumento del XII secolo in stile romanico-pisano, ubicato al centro di una placida valle, si è tenuta la solenne eucarestia, presieduta dal S.ten. don Gian Paolo Sini, cappellano presso il Comando della base dell’Aeronautica Militare in Cameri (NO) ed animata da un coro tradizionale sardo a quattro voci (coristi Gianfranco Casu, Tore Demelas, Battista Urru, Matteo Tolu, Gavinuccio Pala e Felice Billi, all’organo Franco Sanna). Concelebrante il parroco di Codrongianus Don Gavino Meloni, nell’omelia Don Sini ha ricordato la grande figura di San Cristoforo, “portatore di Cristo”, venerato dagli autieri perché istituzionalmente vocati, si può dire a sua imitazione, al trasporto di uomini e materiali, sia in occasione di eventi bellici, dal 1916 in poi, che in tempi di pace, essendo gli autieri sempre i primi a muovere con le loro autocolonne in occasione di pubbliche calamità (è noto il contributo fondamentale fornito di recente nel trasporto e distribuzione in tutta Italia del vaccino Covid …..). Ultimata la celebrazione con la lettura della preghiera dell’autiere e l’esecuzione del canto tradizionale dei “gosos” di San Cristoforo, melodia risalente al 1600, le autorità ed i numerosi convenuti hanno socializzato nel corso del momento conviviale tenutosi nei locali messi a disposizione dal comune di Codrongianos, l’ente che ha patrocinato l’evento ed i cui amministratori hanno condiviso con gli autieri, i loro invitati e l’ammirata cittadinanza momenti di vera commozione nel ricordo dei caduti. Le foto sono messe a disposizione dal Signor Ettore Luiu
Ten. Gianfranco Casu