Sezioni Venete Riunite
Il 30 luglio scorso, come di consueto, si è svolto il pellegrinaggio al forte di monte Verena (VI). Hanno partecipato alla cerimonia:
· in rappresentanza dei Comuni di Creazzo il Vice Sindaco Carmela Maresca;
· per il Comune di Thiene la consigliere Silvia Turra;
· Per l’Associazione Nazionale Autieri d’Italia:
o Il Consigliere nazionale: Efrem Zennaro;
o il delegato regionale e Presidente Sezione di Treviso Brig. Gen. (r.) Aldo Marandino;
o Il Presidente della Sezione del Polesine Aut. Maurizio Stocco;
o Il Presidente della Sezione di Vicenza Sig. Mauro Caldarde;
o Rappresentanti delle sezioni di:Thiene, Breganze, Cavazzale Dueville, Treviso, del Polesine, Vicenza, Portoviro e COMO.
· Il Presidente provinciale dell’Associazione artiglieri di Vicenza all’intera cerimonia: Renato Vivian;
· Il Presidente dell’Associazione artiglieri di Creazzo: il Ten. Romio Nereo;
· Per la sezione alpini di Breganze il Ten. Sperotto,
· L’associazione nazionale Combattenti e reduci di Breganze.
Merita una particolare menzione la presenza dell’ Aut. Piero Rusconi Classe 1927, della sezione di Como che ha raggiunto, sulla seggiovia, il forte Verena a 2.019 metri di altitudine per presenziare alla cerimonia.
Cenni storici
Il forte Verena è stata una fortezza italiana costruita tra il 1910 ed il 1914 a difesa del confine italiano con l'impero austro-ungarico (lungo la linea di confine che attualmente si può collocare tra la provincia di Vicenza ed il Trentino) a 2.019 metri di altitudine sulla sommità dell'omonimo monte. Il forte si trova nel territorio comunale di Roana, e si affaccia con pareti a picco sulla sottostante val d'Assa.
Alle ore 4 del 24 maggio 1915 dal forte Verena partì il primo colpo di cannone da parte italiana sull'Altopiano dei Sette Comuni. Il 12 giugno 1915, neanche 20 giorni dopo l'inizio del conflitto, un proiettile da 305 mm a scoppio ritardato perforò la corazza ed esplose all'interno della polveriera uccidendo il comandante Umberto Trucchetti, due sottotenenti e 43 uomini.
Il 22 maggio 1916, durante la Strafexpedition, la posizione fu occupata dalle truppe austro-ungariche in mano alle quali rimase per il resto della guerra.
Brig. Gen. Aldo MARANDINO