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SAN CRISTOFORO, SANTO PATRONO DELL’ARMA TRASPORTI I MATERIALI

25 luglio 2024

Auguri a tutti gli Autieri per la ricorrenza del nostro Santo Patrono. Il 25 luglio la chiesa cattolica occidentale ricorda San Cristoforo protettore di pellegrini, Autieri, e viaggiatori in genere, ma anche degli sportivi, dei fruttivendoli e dei giardinieri. La dimensione poliedrica di questo Santo è legata alla sua storia, e soprattutto alle tante leggende sorte intorno a lui in epoca medievale. San Cristoforo è infatti uno dei santi più venerati nella tradizione cristiana, particolarmente riconosciuto come il protettore dei pellegrini. La sua storia affonda le radici nell’antichità e si intreccia con leggende e tradizioni popolari. La sua conversione, elemento ricorrente nelle diverse versioni della sua storia, fanno di lui uno dei Santi pellegrini, quei santi che hanno trovato la propria conversione e la fede tramite un viaggio, a volte anche solo interiore. La storia di San Cristoforo Secondo l’agiografia orientale, Cristoforo era un omone dall’aspetto spaventoso che militava nell’esercito imperiale. Convertitosi al Cristianesimo annunciò la propria fede ai suoi commilitoni, che lo imprigionarono, lo torturarono e infine lo decapitarono. In occidente, e in particolare nella Legenda Aurea di Jacopo da Varagine, nacquero leggende legate al suo nome, Cristoforo, che in greco significa “(colui che) porta Cristo“. Secondo questa versione San Cristoforo era originariamente un traghettatore cananeo di nome Reprobus, un vero gigante burbero e solitario che viveva in un bosco e traghettava la gente oltre un fiume della Licia. Una notte un fanciullo si presentò a lui chiedendo di essere portato al di là del fiume. Nonostante la sua stazza imponente, Reprobus faticò immensamente a trasportare il bambino, che sembrava diventare sempre più pesante ad ogni passo. Nonostante lo sforzo, e benché la corrente del fiume divenisse sempre più vorticosa, il gigante riuscì a raggiungere l’altra sponda, esausto. Fu a quel punto che il bambino, rivelando la sua vera identità, si dichiarò come Cristo. Gli rivelò anche che non solo aveva portato il peso del suo piccolo corpo, ma il peso di tutto il mondo sulle sue spalle. Profondamente colpito da questa esperienza, Reprobus ricevette il battesimo e assunse il nome di Cristoforo, simboleggiando la sua nuova missione di portare Cristo agli altri. Da allora si dedicò all’evangelizzazione, convertendo coloro che lo circondavano. Per questo nell’iconografia sacra San Cristoforo viene spesso raffigurato come un uomo grande che trasporta un Bambino. Riguardo al Martirio e trasporto di San Cristoforo, venne raffigurato da Andrea Mantegna in un affresco staccato della cappella Ovetari nella chiesa degli Eremitani a Padova, che mostra il corpo del gigante legato e circondato dai carnefici. Sempre secondo le leggende dopo la sua morte il suo corpo venne trasportato e sepolto in un luogo sconosciuto. Nel corso dei secoli, numerose leggende e storie circondano il trasporto delle sue reliquie. Alcune tradizioni affermano che il suo corpo sia stato trasportato da un fiume impetuoso, mentre altre raccontano di una statua che si è trasferita miracolosamente.

INTERVISTE A INSIGNI PERSONAGGI: VITTORIO BISCARINI, AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA LARIMART S.P.A.

Dai tempi della cantina in “Vicolo dell’Atleta” Trastevere, ai terminali tattici per il soldato-futuro, utilizzati dai nostri militari in Afghanistan, ci sono oltre 60 anni di vita e di storia di una gloriosa azienda, divenuta con il tempo leader nel suo settore

di Franco Fratini

Roma, 22 luglio 2024

Oggi ho avuto l’onore e il piacere di intervistare Vittorio Biscarini, Amministratore Delegato della storica società Larimart S.p.A. in via Torrevecchia 12, vicino al quartiere Trionfale. Questa società, che ha contribuito a scrivere la storia delle Forze Armate italiane, soprattutto nel campo delle telecomunicazioni, attualmente è parte integrante dell’universo Leonardo S.p.A., ed è da decenni leader nella progettazione e realizzazione di soluzioni elettroniche e di protezione personale, soprattutto nei campi di difesa, sicurezza ed emergenza. L’intervista nella versione integrale sarà pubblicat nel prossimo numero de L’AUTIERE.

PROGETTO “L’AVVENTURA HA LE ALI GRANDI, DESTINAZIONE CAPO NORD”

Il sogno dei ragazzi di Juppiter si è avverato e adesso che questa straordinaria avventura si è conclusa positivamente, aspettiamo trepidanti a Roma, nei prossimi giorni, il ritorno della vittoriosa carovana. Intanto cominciamo a darci appuntamento a Treviso dal 13 al 15 settembre per il nostro raduno nazionale (AUTIERE 5.0. CON I VETERANI PER UN FUTURO SOSTENIBILE) e per scrivere un altro capitolo della storia della gloriosa Associazione Nazionale Autieri d’Italia (ANAI). Ad maiora semper!




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