L’Associazione Nazionale Autieri d’Italia (ANAI) è composta dai Veterani dell’Arma Trasporti e Materiali (TRAMAT), già Corpo Automobilistico, che al temine del loro servizio attivo, continuano a nutrire la volontà di servire la Patria e la collettività, oltre che a coltivare valori universali e immutabili, quali l’inclusività e la solidarietà, il rispetto per il diverso, la fratellanza, la pace e la democrazia. I Veterani forniscono il loro contributo alla società civile in un continuum ideale con il personale in servizio, ma con le mostrine cucite sul cuore, invece che sul bavero della divisa.
L’ANAI è nata al termine della Grande Guerra quando, nel 1918, un gruppo di reduci Automobilisti militari, motivati dallo spirito di corpo, promosse l’iniziativa di costituire un’associazione che li rappresentasse. Con le sue Sezioni sparse su tutto il territorio, l’Associazione è da sempre attiva e partecipe nello scenario della vita nazionale. Il Sodalizio è particolarmente impegnato nei seguenti campi: sicurezza emergenziale e protezione civile, transizione ecologica e sostenibilità ambientale – con attività divulgativa e campi scuola destinati ai più giovani -, insegnamento di logistica, anche presso prestigiosi Istituti Universitari, addestramento tecnico e motoristico, educazione stradale nelle scuole primarie e secondarie (di 1° e 2° grado), ricerca storiografica, organizzazione di convegni e conferenze storico-culturali, e infine conservazione e valorizzazione di cimeli, monumenti e siti d’interesse, quali il Museo Storico della Motorizzazione Militare in Roma. Per quanto riguarda l’attività di protezione civile, la Presidenza Nazionale ANAI ha ottenuto, a gennaio 2009, l’iscrizione nell’elenco nazionale delle Associazioni di Volontariato del Dipartimento della Protezione Civile e dispone di 11 Gruppi e di una Colonna Mobile (tende, attrezzature, moduli shelter ecc.) per l’emergenza sull’intero territorio.
I Monumenti agli Autieri Caduti, dislocati su tutto il territorio nazionale, da Palermo a Nevegal (Belluno), sono numerosi e artisticamente di altissimo livello: per citarne qualcuno tra i più noti potremmo indicare i Pili portabandiera di piazza dell’Unità d’Italia in Trieste, o il Monumento agli Autieri d’Italia, recentemente ricollocato presso il Parco della Rimembranza di Asiago (Vicenza), oppure il Monumento all’Autiere d’Italia in via Vittorio Veneto a Brescia, opera straordinaria dello scultore Vittorio Piotti. Ma senza dubbio il monumento simbolo più importante dell’universo nerazzurro (colore delle mostrine dell’Arma TRAMAT) si trova a Torino, culla della motorizzazione civile e militare, dove nel 1965 è stato realizzato un imponente “Monumento all’Autiere d’Italia”, opera in pietra e cemento che rappresenta un’enorme ruota sospesa in equilibrio, sulla quale sono scolpite, su bassorilievi in bronzo, le campagne di guerra del Novecento in cui sono stati impegnati i primi nuclei di Automobilisti militari, in seguito Corpo Automobilistico, e l’evoluzione dei mezzi di trasporto dell’Esercito. Il Monumento venne realizzato dall’architetto Renato Costa e dallo scultore Goffredo Verginelli, con la collaborazione, per la parte strutturale, dell’ingegnere Renato Giannini e del Commendatore Davide Casero, Presidente della Sezione di Legnano dell’Associazione Nazionale Autieri d’Italia. Il “Monumento all’Autiere d’Italia” si trova peraltro nella città simbolo del Risorgimento e di valori unificanti, con atmosfere e luoghi legati a fatti e personaggi che, nel 1861, contribuirono alla proclamazione dell’unità del nostro Paese, eleggendo Torino a prima capitale del Regno d’Italia, oggi Repubblica italiana. Il Monumento, non certo casualmente ma piuttosto come simbolo aggregativo, è stato a suo tempo collocato in corso Unità d’Italia.
Per quanto riguarda gli aspetti comunicativi, l’Associazione pubblica la rivista trimestrale “L’AUTIERE”, per la quale redattori civili e militari di rilevanza nazionale e internazionale scrivono articoli di grande spessore e contenuto, su varie tematiche che spaziano dalla geopolitica allo sport. La Rivista riporta anche le principali attività delle Sezioni ANAI. Inoltre, la redazione del Sodalizio invia, per posta elettronica, un “NOTIZIARIO” periodico alle Sezioni e ai soci che ne facciano richiesta. L’Associazione è peraltro presente sui social media e, in particolare, su Facebook (“Associazione Nazionale Autieri d’Italia-ANAI” e “Autieri Argonauti”) e Instagram (“Anai Autieri Argonauti”). Il Sodalizio dispone infine di un sito internet (www.anai.it), dove è possibile reperire tutte le informazioni sulle attività dell’Associazione.
Presso il Museo Storico della Motorizzazione, in Cecchignola-Roma, sono raccolte le testimonianze della lunga storia degli Autieri e delle loro tradizioni. Infatti sono presenti nel Museo circa 450 mezzi che rappresentano tutta l’evoluzione dei trasporti e della motorizzazione militare, dal carro del Cougnot, primo veicolo a vapore del 1786, ai carri a traino animale dei Corpi del Treno, dall’autocarro Fiat 18-BL allo SPA 38 (Grande Guerra), al Lancia 3RO (seconda guerra mondiale) e ai recenti automezzi in dotazione all’Esercito italiano. Completano la straordinaria collezione una vastissima quantità di cimeli, nei quali gli Autieri e i soldati di ogni età possono riconoscere importanti momenti della propria vita e della storia della nostra nazione. Gli Autieri onorano San Cristoforo quale loro Santo Patrono e celebrano la Festa dell’Arma Trasporti e Materiali il 22 maggio, in occasione dell’anniversario del primo grande trasporto strategico, che consentì nel 1916 ad arrestare l’offensiva austriaca nel corso della Battaglia degli Altopiani.
Il nostro motto è fervent rotae fervent animi (ardono le ruote e, parimenti, ardono gli animi), venne coniato nel 1918 dal Comandante della III Armata Emanuele Filiberto, Duca d’Aosta (Duca Invitto), dopo la vittoria nella Battaglia del Piave. Il motto sintetizza e simboleggia la simbiosi tra l’Autiere e il mezzo di traporto, che costituiscono una sola cosa, un unicum, che arde all’unisono