Bergamo ricorda le vittime del Covid-19 con una cerimonia toccante presso il cimitero monumentale
Bergamo, 18 Marzo 2025
Un tributo alle vittime del Covid
Cinque anni dopo l’inizio della pandemia, Bergamo ha reso omaggio alle vittime del Covid con una cerimonia toccante nel cimitero Monumentale. Questo evento ha rappresentato un momento di riflessione e commemorazione, un’opportunità per la comunità di unirsi e ricordare coloro che hanno perso la vita durante quei giorni drammatici. La chiesa, come accadde nel 2020, è stata svuotata dei banchi, simbolizzando il vuoto che si creò in quel periodo, un vuoto che ha segnato profondamente la città. La Sezione di Bergamo dell’Associazione Nazionale Autieri d’Italia (ANAI) ha preso parte alla cerimonia, con il suo Presidente Natale Oldoni e l’Autiere Tarcisio Martinelli, mostrando con firezza il proprio Labaro durante la cerimonia.
Il significato della cerimonia
Durante la cerimonia, Monsignor Francesco Beschi, vescovo di Bergamo, ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria di quei momenti. «La chiesa vuota richiama quel periodo, il vuoto che si creò in quei giorni, lo stesso vuoto che avvolse la grande piazza San Pietro, con il Papa solo di fronte al mondo», ha dichiarato. Le sue parole hanno risuonato tra i presenti, evocando immagini di un’epoca in cui la vita quotidiana era stata stravolta dalla pandemia.
Un momento di unità e speranza
Alla cerimonia hanno preso parte numerose Autorità civili, militari e religiose, tra le quali il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, la Sindaca di Bergamo Elena Carnevali, l’Assessore al Welfare della Regione Lombardia Guido Bertolaso, il Prefetto di Bergamo Luca Rotondi, il Vescovo di Bergamo Monsignor Francesco Beschi, il Presidente della Provincia di Bergamo Pasquale Gandolfi, il Comandante dell’Accademia della Guardia di Finanza Generale di Divisione Cosimo Di Gesù e molte altre insigni figure istituzionali. La cerimonia, voluta dall’amministrazione comunale, ha avuto lo scopo di mantenere viva la memoria di ciò che la città ha vissuto. La sindaca Elena Carnevali ha affermato: «Per alcuni il ricordo è ancora vivido, altri preferiscono dimenticare o negare. Ma questa giornata serve a rievocare, a stare vicini alle famiglie colpite dal lutto e a lasciare un segno di speranza, affinché la memoria non si perda nell’oblio». Le sue parole hanno sottolineato l’importanza di non dimenticare, di affrontare il dolore e di trovare un modo per andare avanti insieme. L’ANAI ha contribuito al dovere di ciascuno di noi di preservare la memoria di quel triste periodo. Per non dimenticare!


