Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha preso parte alle cerimonie di commemorazione di tutti i Militari Caduti in guerra e nel Dopoguerra, nell’adempimento del proprio dovere

Roma, 2 Novembre 2024

Nel giorno della commemorazione dei defunti, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito (SME), Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, ha reso onore, a nome di tutto l’Esercito Italiano, ai Caduti di ogni epoca e guerra, deponendo una corona d’alloro dapprima al Sacrario di Palazzo Esercito, per omaggiare chi ha sacrificato la vita nell’adempimento del proprio dovere. In seguito,
le commemorazioni sono proseguite al Cimitero Monumentale del Verano, dove il Sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Camporeale ha reso omaggio alla tomba del Generale Enrico Cosenz, primo Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, alla presenza di una rappresentanza dello SME e dei familiari del predetto Generale.
Infine, il Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio Enrico Credendino, delegato dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e altre Autorità di Vertice delle Forze Armate, hanno deposto una corona d’alloro presso il Sacrario Militare del Cimitero Monumentale del Verano. Successivamente, l’Ordinario Militare per l’Italia, Sua Eccellenza Monsignor Santo Marcianò, ha officiato la Santa Messa.
Alla commemorazione era presente anche una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Autieri d’Italia (ANAI), con il suo Vicepresidente Brigadier Generale Silvio Sebbio e la Bandiera della Presidenza nazionale, fieramente portata dal Primo Luogotenente Alberto Puglia.
Il Verano è il cimitero comunale e monumentale della città di Roma, situato nel quartiere Tiburtino-San Lorenzo. All’interno del cimitero, e precisamente nella parte orientale, troviamo il Sacrario Militare. Tale monumento, ossario dei Caduti nella guerra del 1915-18, è opera di Raffaele De Vico. I lavori di costruzione iniziarono nel 1922 e si conclusero nel 1931, anno in cui fu inaugurato il Sacrario. Esso appare come un vero e proprio teatro, con un altare al centro del “palcoscenico”. Ad incorniciare il proscenio, la frase latina “Suis civibus in acie interemptis Roma mater” (“la madre Roma ai propri cittadini uccisi in battaglia”).
Sui lati del muro sono incisi i nomi di tutti i Caduti in guerra: 2847 soldati caduti durante la prima guerra mondiale e 2131 nella seconda guerra mondiale.
La commemorazione dei militari Caduti rappresenta una momento fondamentale per ogni soldato, cui spetta l’onere di conservare i valori ereditati e mantenere vivi il ricordo e gli insegnamenti di chi li ha preceduti.

 

error: Il contenuto è protetto!