La Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Autieri d’Italia (ANAI) è sempre in prima linea e al servizio del Paese nelle situazioni più drammatiche e, dai primi giorni di maggio, anche durante la terribile alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna, mettendo in ginocchio alcune zone del Bolognese e del Ravennate e, in particolare, la zona intorno a Faenza, cittadina pesantemente colpita dall’evento.
Faenza la popolazione e il personale inter- venuto in soccorso hanno cercato di portare in salvo oggetti, elettrodomestici, vestiario e mobili rovinati dall’acqua.
L’Associazione Nazionale Autieri d’Italia, con il servizio di Protezione Civile garantito dalle sue Sezioni territoriali, è intervenuta prontamente.
Solo l’11 maggio hanno fatto rientro alla base le squadre della Protezione Civile delle Sezioni ANAI di Lucca e Garfagnana, che dal 5 maggio operavano nella zona di Faenza, tra le più colpite dall’alluvione.
Sono state giornate impegnative per il personale intervenuto, di intenso e faticoso lavoro a sostegno delle famiglie colpite. Si è proceduto a svuotare le cantine allagate e a liberare le case dal fango. Tra i primi a intervenire sul luogo, ci sono stati appunto gli uomini delle Sezioni ANAI di Lucca e Garfagnana, due squadre della Regione Toscana attivate prontamente e facenti parte della Colonna Mobile Nazionale dell’ANAI. Dopo giorni di intenso e ininterrotto lavoro, le due squadre sono state sostituite il 10 maggio, nell’area di intervento, dalle Sezioni ANAI della Lombardia, quella di San Bassano e Crema in particolare. Le due Sezioni intervenute immediatamente dopo l’alluvione hanno operato a Faenza centro, impiegando pompe idrovore, elettropompe e generatori in dotazione. La zona era completamente priva di energia elettrica, e il lavoro è consistito nel liberare i locali seminterrati o gli scantinati dall’acqua, rimuovere il fango e aiutare i residenti a liberare i locali dalla mobilia ormai inservibile.
In seguito hanno operato nell’area di intervento i Volontari dei Gruppi ANAI di Cleto e Napoli, oltre a quelli di Toscana e Lombardia; questo a testimoniare che l’Associazione è sempre presente e pronta a operare nei momenti d’emergenza!
Oltre alle attrezzature presenti sin dall’inizio dell’emergenza, sono stati utilizzati l’autocarro Iveco ACL 90, con cisterna da 3000 litri per l’acqua potabile e lance idranti per il lavaggio delle parti fangose. Un particolare plauso va alla nostra Sala Operativa, che sin dalle prime ore dell’emergenza ha operato in stretta collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile e l’Agenzia per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna per consentire che l’impiego dei nostri volontari fosse il più possibile aderente alle necessità della popolazione.
L’operato di questi uomini, sempre al servizio degli altri e del Paese con immenso spirito di sacrificio e abnegazione, suscita in tutti noi un profondo sentimento di ammirazione e gratitudine.
Un ringraziamento particolarmente sentito viene indirizzato dal nostro Presidente Gerardo Restaino a tutto il personale impegnato nell’intervento.